Sempre più spesso di questi tempi sentiamo dire, soprattutto da giornalisti schierati a sinistra che Joe Biden sta per diventare il nuovo Roosevelt e che grazie a lui l’America tornerà a essere il centro propulsore del mondo anche in termini di attenzione alla socialità e ai lavoratori. Il piano di sostegno all’economia da circa 2 mld di dollari che ha recentemente varato, infatti, è stato accolto come l’inizio di un nuovo NEW DEAL, sulle orme di quello storico degli anni trenta.
E’ davvero così?
La mia risposta è: speriamo di no!
Cercherò di argomentarla.
Sappiamo tutti che esistono una serie di luoghi comuni e frasi fatte che usiamo frequentemente nella vita di ogni giorno. Euristiche che aiutano a farci capire meglio. Alcune di queste, ripetute all’infinito, si evolvono grazie alla stessa logica del gioco del telefono senza fili che facevamo da ragazzi al rango di “leggenda metropolitana”. Quella per cui il cosiddetto New Deal, sia stato ciò che ha salvato l’economia mondiale e i lavoratori americani dopo la Grande Depressione seguita alla crisi del 1929 è una di queste. In realtà fu un fiasco (quasi) colossale (l’unica vera grande innovazione che gli si può accreditare fu la creazione/ristrutturazione del sistema pensionistico). Il mega piano fu messo in piedi da Roosevelt con l’obiettivo dichiarato di riportare i lavoratori americani al lavoro. Facendo leva sulle politiche economiche teorizzate da John Maynard Keynes in cui il ruolo dello stato è fondamentale, può essere ricordato con la famosa boutade che ancora oggi va per la maggiore in certi circoli fricchettoni per cui “costruiamo pure strade inutili che non servono a niente e che nessuno utilizzerà mai perché questo comunque aiuterà a far salire il livello del prodotto interno lordo del paese”. In realtà, però, mancò clamorosamente l’obiettivo perché a distanza di qualche anno il tasso di disoccupazione aumentò ancora di più e furono create le basi per la nuova grande crisi del 1938. Lo stesso Roosevelt ne ammise il fallimento in un discorso al Congresso.
Perchè successe?
Per semplificare molto direi che i motivi sono legati al fatto che l’idea che aveva in mente Roosevelt (uomo privo di qualsiasi ideologia e di grandi visioni) era quella già sperimentata dal fascismo di Mussolini (di cui era grande ammiratore) di sterilizzare i mercati non facendogli fare il loro lavoro. A fronte della grande immissione di liquidità nel sistema aveva infatti imposto alle aziende di pagare salari molto più alti, svincolandoli dalla produttività delle stesse. A questo modo finì per penalizzare quelli che non erano entrati e anche per far perdere il lavoro a parte di coloro che credeva di aver aiutato.
Perchè allora tutti coloro che non hanno studiato storia economica credono che il cosiddetto New Deal sia stato un successo?
Semplicemente perché gli USA sono davvero diventati i padroni del mondo nella secondo metà del secolo. Questo tuttavia è stato possibile però soltanto a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, che ha innestato la famosa “economia di guerra“, che ha permesso prima incentivazioni fiscali alle aziende facendo aumentare (finalmente) la loro produttività e poi alla fine del conflitto di creare l’imponente macchina della ricostruzione. Ecco quindi come è nato il mito del New Deal. In altre parole gli Stati Uniti hanno perso quasi dieci anni di tempo dietro a politiche del tutto inefficaci
Chiunque si augura quindi che in questi tempi stiamo di fronte a una grande ripartenza e a un grande New Deal, non si rende conto che il rischio che ciò che è capitato 80 anni fa si possa ripetere esiste ed è molto concreto.